Siamo ciò che... ascoltiamo!

Anche perché ultimamente mangio male e quindi è meglio che non pensi che sono ciò che mangio…
Se ne stanno andando gli ultimi giorni da imberbe studente e sebbene il traguardo sia agognato e fortemente desiderato mi spiace un po’ perché vedo chiudersi un’era…
Sì insomma... da settimana prossima si cambia… dovrò “scegliere” di crescere!
Sto cercando di convincermene anche se non ci riesco mica, nonostante tutto intorno mi dica che deve andare così! La cosa che mi rende meditativo è che arrivo a questo cambiamento con i difetti di sempre, quelli che anche se c’ho provato a eliminarli restano lì con me…
“e in faccia hai tutti i pregi e i difetti che sono in parte condanna e un po’ compagni” dice Liga, non li vuoi ma sono lì e puntualmente quando pensi di saperli dominare o di averli addirittura eliminati… loro ti fregano e tornano… inevitabili!

Oggi faccio i conti con me…

…e la mia playlist ne risente…ho bisogno di rock: quello che mi carica quando penso di non averne più, quello dei Foo Fighters, degli Arctic Monkeys per capirci, quello per riflettere e magari anche per ispirarsi del Liga e di Vasco e anche un po’ dei Coldplay, quello che dovrebbe rilassarmi dei Death Cab for Cuties e dei Counting Crows ma che visto il periodo incasinato è quello che funziona di meno… ma non è colpa né dei Death Cab né dei Counting, e poi ancora quello retrò dei White Snake, dei Toto, di Thin Lizzy e quello doloroso dei Semisonic, di Anouk e di Alanis.

Le chitarre urlano coprendo il silenzio… ma il rumore di un pensiero?

…here I go again on my own
going down the only road I’ve ever known
like a drifter I was born to walk alone…